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4 Maggio 2024

[PRO] Editing basi ...
 
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[PRO] Editing basi professionale discussione sull'editing professionale di basi

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(@tiziana)
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Topic starter  

Nel rispetto delle esigenze degli utenti e per diversificare le tipologie di discussioni ritengo giusto anceh avviare discussioni da boutique audio di alta sartoria e non solo da abbigliamento casual di massa.
Se da una parte ho cercato di impostare un discorso che facesse uscire dalle "cineserie audio" fatte di vestiti che vi si scoloriscono addosso e quindi ho invitato chi fosse totalmente digiuno di audio e midi ad uscire dalle registrazioni fatte in ripresa unica e senza scheda audio con file midi suonati dai suoni di windows e indirizzarli verso i concetti di registrazione basilare multitraccia e sull'uso di expander hw o sw che ne incrementassero le prestazioni in maniera molto rilevante e più che considerevole, dall'altra ritengo giusto permettere a chi puo' offrire agli altri la propria esperienza e a chi è già ad un buon punto sulla conoscenza dell'afabeto, gli strumenti per andare ... oltre,.. per avviarsi ad un home recording professionale.

In questa sede saranno nominati sw o librerie che possono anche essere a pagamento e commerciali, sta a chi voglia usarle decidere se comprarle o trovare qualcuno che gliele faccia provare, Non chiedeteci come trovarle in altro modo.

Io avvierò la discussione che però potrà crescere solo grazie al contributo di Musico58 innanzitutto ed altri che eventualmente vogliano cotribuire.
Chi la ritenesse troppo avanzata, farebbe bene ad iniziare a leggere le altre discussioni di livello basico per avviarsi a questo mondo.

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Partiamo dal primo trivio sulla realizzazione di una base.

Suonarla da zero
Editare un midi
Editare un midi suonando alcune parti.

Il primo caso, esula quasi da questa discussione, di fatto parliamo di musicisti e studi di registrazione, spartiti da eseguire e alla fine... per quanto ci riguarda.. il mix finale.

Direi invece di concentrarci sul secondo e sul terzo caso. Situazioni piu' vicine a quelle che possono interessare in un forum come questo... Poi gradualmente un polistrumentista potrà evolvere da solo verso il primo caso...

Con i moduli General Midi o con gli expander un midi file manda tutte le info riguardanti i 16 canali e grazie alla funzinoe Program Change vengono esegiti e cambiati gli strumenti come da programmazione midi.
I midi in generale sno fatti per essere eseguiti in questo modo, con tutte le limitazioni del caso, ma anche le comodità.

Se invece vogliamo lavorarci sopra per creare una base audio realistica dovremo iniziare a ragionare in termini di tracce singole e strumenti singoli.

Inizieremo con aprire il midi nella nostra DAW (Reaper, Cubase, Sonar.. etc..) esplodendo i 16 canali in singole tracce.
A questo punto potremo assegnare ad ogni singolo strumento lo strumento virtuale piu' adatto a riprodurre al meglio i suoni che desideriamo.
Sembra facile e lo sarebbe se non fosse che la logica General Midi è diversa dalla logica di un singolo strumento virtuale.
L'esempio apparentemente più facile da gestire sono pianoforti e synth, mentre si complicano molto le cose con le chitarre. Discorso a parte meritano batterie e percussioni.

Pianoforti e synth sono spesso conosciuti per i loro suoni "singoli" e tranne per alcuni parametri una volta che abbiamo le note del midi se ben fatto diventa quasi facile trovare il suono storicamente più adatto. Esistono miriadi di synth vst anceh gratuiti con presets che richiamano proprio i suoni di un brano. Per cui se decidessi di fare Jump dei Van Halen avrei a portata di mano un preset Jump per il synth iniziale, così vale anceh per moog synth anni 70 piani elettrici o anche pianoforti di qualità come gli Steinway o Yamaha... Trovare il suono puo' non essere un problema. Ma un giorno mentre smanettavo sul Nexus, trovo un piano elettrico chorused che era identico all'attacco di Hurts to be in love di Gino Vanelli (brano che amavo) prendo il midi... che con windows suonava simile, e.. sento un suono inascoltabile. L'effetto dato dal piano elettrico effettato era stato realizzato in un midi basico mettendo insieme tre tracce di electric piano sfalsate di poco. Quando l'ho capito ne ho eliminate due preso quella base e utilizzato il suono giusto solo su quella. Sono esempi di cosa possa capitare.

Ma gli aspetti piu' critici li abbiamo con le chitarre. Nei banchi midi abbiamo suoni già completi di vari tipi di chitarre e vari tipi di effetti (fender, gibson, con o senza distorsore o overdrive.. etc..) e le info midi vanno ad agire su suoni completi. Questi suoni nella migliore delle ipotesi restano tra i punti deboli della catena,. La nostra prospettiva ideale sarebbe quella di poter utilizzare un VST della giusta chitarra "clean" e applicare il giusto rack di effetti e presets (guitar rig, amplitube e simili hanno librerie per ogni tipo di brano della storia del rock) quindi se volete il solo di comfortably numb vi servirà una fender clean e un rack con tutti gli effetti impostati correttamente. Ma tutto ciò potrebbe contrastare con le info che si porta dietro il midi riguardo la chitarra così scatta lediting dei vari parametri (spero che musico58 mi aiuti su questa parte.. e su tutto il resto.

Ultimo fotogramma per oggi, la batteria, di solito nei midi il canale 10, ci sono delle emulazioni VSt fantastiche con kit sostituibili con facilità di ogni tipo. La maggior parte di questi ha anche un mixer per gestire il mix interno di ogni elemento e per applicare anche singoli affetti di compressione o equalizzazione sui vari componenti.
Anche qua però a complicarci la vita arrivano le percussioni e gli elementi collaterali. Un drumset general midi contiene tutto dalla batteria alle percussioni e spesso nello stesso brano sono presenti tutti. I virtual drummer VST spesso non sono altrettanto completi. Gli unici ad avere un kit General Midi erano fino a poco tempo fa Battery e Jamstix.

Concentrerei le attenzioni su come rieditare un midi file - Il modo più semplice ed immediato è quello di dotarsi di un sequencer / expander virtuale o reale nel secondo caso ci riferiamo a tastiere o rack multitibrici in grado di editare i suoni mediante lo standard gs midi - Attenzione i risultati in questo caso saranno proporzionali alla qualità della macchina- e dalla manifattura dello stesso midi che gli daremo in pasto-

Perchè sconsiglio fortemente anche col midi l'uso del traspose? Bisogna tener presente che un midi file viene creato mediante una master keyboard ( tastiera muta pilota) l'esecuzione in funzione della sua tonalità presuppone la scelta di determinate ottave - Il discorso è di carattere musicale, quindi solo chi ha cognizioni potrà comprendere. Se si realizza una linea di piano in una data tonalità le posizioni risulteranno ottimali così come sono state concepite- nel momento in cui andiamo a trasportare queste informazioni su un altra parte di tastiera gli equilibri tonali si alterano-

Dunque se si possiede un buon rack preferibilmente hardware e non si hanno grossissime pretese il semplice collegamento via midi con esso produrrà su una traccia stereo audio un file completo la cui quaità sarà sicuramente migliore- Ma per una serie di ragioni tecniche riferite alla funzione limitata della polifonia del co processing ( più suoni editati in simultanea) il prodotto per quanto diverso non riuscirà in questo modo mai a soddisfarei palati fini- Ma è comunque un metodo abbastanza diffuso- Per i virtual synt generici personalmente preferisco stendere un velo- :36_1_4.gif:

Ben altra faccenda è invece rieditare un midi ben confezionato mediante multilibrerie singole sia a livello virtuale che hardware- Ma quì il dicorso si complica parecchio- e presuppone un lavoro certosino- Dei banchi suoni stratosferici di svariati giga costosi e complicati- Credo che è bene fermarsi qui. anche per sondare insieme all'esimio collega il reale interesse verso la faccenda

 


   
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