Di seguito indicheremo quali siano le attrezzature minime e indispensabili da richiedere per cantare, e a che cosa servono queste attrezzature:
Microfono
Molti cantanti ne possiedono uno e preferiscono utilizzare il loro perché lo conoscono bene e sanno che è l’ideale per la loro voce. In alternativa possono chiederne uno eguale all’organizzazione. Se non possedete un microfono e siete inesperti in materia potete chiedere il più classico dei microfoni. Lo Shure SM 58 è ottimo e tutti i service audio lo posseggono.
Effetto per la voce
è un’apparecchiatura che aggiunge alla voce degli effetti per renderla più accattivante. Nessuno canta più da anni senza utilizzarlo. Una delle marche più utilizzate e affidabili è la LEXICON produce apparecchi di tutti i prezzi. Tanto per capirci, a chi non è capitato di sentirsi gratificato cantando nel bagno, nell’atrio di alcuni condomini o di ambienti comunque molto ampi… .e riflettenti dal punto di vista acsustico. Quella voce che in certi contesti ci sembra molto più bella di come lo sia in realtà è effettivamente più bella e questo a causa della risposta acustica dell’ambiente. Questo tipo di apparecchiature riproducono artificialmente questo genere di effetti.
Compressore
agisce prevalentemente sul VOLUME della voce. Quante volte la vostra canzone prevede dei passaggi appena sussurrati e altri cantati a tutto volume. Impensabile quindi pensare che il volume del vostro microfono sul mixer possa rimanere sempre lo stesso dall’inizio alla fine della canzone, a meno che non vogliate che i passaggi più delicati non riesca ad ascoltarli nessuno e che al contrario quelli più energici facciano saltare i timpani di chi vi ascolta! I più fortunati hanno un amico, un collega, il fidanzato o altri che si mettono al mixer e regolano continuamente lo slider del microfono, seguendo l’andamento della voce del cantante. Lo alza e lo abbassa quando è necessario. Il compressore, invece, adeguatamente regolato, rende automaticamente omogeneo il volume della voce comprimendolo (da qui il nome) ed esaltandolo quando occorre. Né esistono modelli che costano pochissimo, la Behringer ne produce alcuni che si aggirano intorno ai 150 Euro, impensabile quindi farne a meno, ogni buon service audio ne possiede a bizzeffe.
Monitor o spie
sono dei diffusori che vengono piazzati in un determinato modo sul palco e hanno lo scopo di far sentire il tutto a chi sta cantando, indipendentemente dalle regolazioni che verranno eseguite sui diffusori per il pubblico. A livello professionale c’è addirittura un fonico in più (oltre a quello di sala) a disposizione per chi sta sul palco, pronto a soddisfare le esigenze di ascolto dell’artista. In tutte le altre situazioni minori il fonico è sempre lo stesso, che esegue quindi le regolazioni sia dei monitor sul palco che le regolazioni per il pubblico che ascolta. A questo punto diventa indispensabile fare delle prove di ascolto (sound check) prima dell’inizio dello spettacolo, per assicurarsi che l’ascolto sul palco sia esattamente quello che volete voi. Durante lo spettacolo vero e proprio sarebbe impossibile per il fonico di sala conoscere quali siano i vostri problemi di ascolto e quindi correggerli in tempo reale. Per quanto riguarda poi l’ascolto in sala dovete fidarvi del fonico di turno. Indispensabile a questo punto la precisazione. Fonico non è colui che affitta il service o che lo scarica sul palco. Il fonico è un tecnico (spesso chiamato anche ingegnere del suono) che si occupa solo ed esclusivamente della resa sonora dell’impianto tenendo conto delle caratteristiche acustiche dell’ambiente e dell’artista. A livelli bassi spesso il proprietario del service e il fonico sono la stessa persona, questo però non accade mai a livelli medio-alti.
Ovviamente c’è tutto il resto. LETTORE CD, MIXER, AMPLIFICAZIONE ESTERNA, CABLAGGIO ecc. ma chiaramente questo non rientra più nella specifica competenza dell’artista (soprattutto nelle situazioni minori).
Ottimo