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Come lavorare bene con la musica – Consigli per i nostri musicisti e cantanti

Piccoli consigli che aiutano il neo musicista ad avere una piccola panoramica su come
lavorare facendo il musicista. Qualche spunto, comunque, per il suo lavoro. La musica
si fa innanzitutto per piacere ma con un po’ di organizzazione può portare anche qualche
beneficio economico.

1 INTRODUZIONE

La musica è un’arte, e come tutte le arti ci aiuta ad esprimere la nostra creatività.
Quindi, fare musica è importante innanzitutto per esprimere quello che abbiamo dentro,
per divertirci, per provare emozioni etc. Ma è importante anche trasmettere agli altri
queste emozioni per condividerle.
Mentre ci godiamo la nostra musica dobbiamo pur guadagnarci da vivere, ecco che la
musica ci viene incontro anche in questo. Organizzandoci in un certo modo possiamo, se
non arricchirci, guadagnare quel tanto che ci serve per vivere e soddisfare le nostre
esigenze. Lo scopo di queste pagine è quello di darvi dei consigli di base su come operare
e come guadagnare facendo musica.

2 PARTENZA

Innanzitutto bisogna saper suonare uno strumento o saper cantare o entrambe le cose;
stabilire se si vuole organizzarsi da soli o con un gruppo o tutte e due;
che genere di musica si vuole fare e dedicarsi allo studio di quel tipo di musica e
all’ascolto di quella musica, anche se è importante ascoltare di tutto, suonare di tutto, fare
più esperienze possibili, conoscere più canzoni possibili. Una volta fatto un repertorio si
vede a che tipo di pubblico può piacere quel tipo di musica e ci si muove di conseguenza.

3 VARI MODI DI GUADAGNARE SOLDI CON LA MUSICA

LOCALI o CLUB

Da sempre, si sa, i locali, i club, i pub, sono stati dei punti di riferimento e d’incontro per
amici
per discutere, per rilassarsi, mangiare qualcosa. La musica è un elemento fondamentale,
intesa come sottofondo o come punto di attrazione. Quindi, la prima cosa da fare è vedere
a quale locale o club è interessato lo stile di musica che facciamo noi e muoverci di
conseguenza. Come? Proponendoci.
La cosa migliore è parlare direttamente col proprietario o col gestore e chiedere se è
interessato ad una audizione. Non serve tanto spiegare che tipo di musica si fa o come. La
maggior parte dei gestori se è interessata ti dirà: ok fatti una serata, se piaci alla gente che
frequenta il luogo poi si vedrà. Puoi anche proporre di fare una serata gratis con
maggiori probabilità che si accetti l’audizione.
In più si può consegnare un cd demo con alcune canzoni del tuo repertorio. Insomma, al
gestore del locale interessa che la tua musica, qualunque sia il genere, piaccia ai clienti.

MATRIMONI, BATTESIMI, COMUNIONI, FESTE DI COMPLEANNO etc

Questo è un ramo che può rendere molto. Non è richiesta una particolare preparazione
tecnica e musicale. Alla gente interessa una sola cosa: divertirsi e partecipare. Oltre ad un
repertorio di canzoni classiche è importante conoscere le canzoni attuali, quelle che si
ascoltano principalmente per radio. E’ importante anche avere un repertorio di ballabili:
tango, walzer, samba, twist etc.
Non dimentichiamo che in queste feste c’è un pubblico eterogeneo, come età, come
cultura, quindi è importante conoscere un po’ di tutto. D’altra parte, il vantaggio che offre
questo ramo di lavoro è che, come dicevo, non si richiede una preparazione particolare e
questo torna utile specie per i neo musicisti che non devono avere la tensione
dell’esibizione. Questo comporta l’ acquisire quella esperienza che ti serve per crescere,
ma fatta in maniera divertente.
Oggi va molto il latino americano, anzi si può dire che il pubblico del matrimonio aspetta
con ansia il “momento della danza specie i balli di gruppo. Comunque non ci sono
difficoltà, sono accettati i cd quindi non devi perdere tempo a provare queste canzoni.
Un altro momento importante è il karaoke. Alla gente piace cantare e partecipare.
Possiamo dire che alla fine, per un repertorio decente, vanno bene pure una trentina di
canzoni al massimo. Il resto è latino americano e karaoke. E’ chiaro, più ne hai meglio è.

MATRIMONI IN CHIESA

Anche questo ramo puòessere redditizio. Bastano 7 o 8 pezzi musicali per un repertorio di
matrimoni in chiesa (avere qualcuno in più può essere utile per eventuali richieste).
Esempio :
Marcia nuziale iniziale
Ave Maria (di shubert o gounod)
Il cigno (saent saans)
Panis Angelicus
Musica di sottofondo
Marcia Nuziale finale
Gli sposi poi possono chiedere dei brani a loro piacere .

LEZIONI PRIVATE

Quando hai imparato una cosa, c’è sempre qualcuno che non la sa quindi gliela puoi
insegnare.
Man mano che impari, puoi insegnare a chi ne sa di meno e percepire un guadagno. In
più, insegnando quello che hai imparato diventa un modo per imprimertelo meglio nella
mente quindi ne trai un doppio vantaggio: ferri la tua conoscenza in materia e in più,
guadagni.
Anche il migliore pianista concertista va a studiare da quello che ne sa di più per
migliorare,di conseguenza, possiamo dire che non esiste il maestro o l’allievo in assoluto,
ma siamo tutti maestri ed allievi nello stesso tempo. Chi la pensa diversamente si preclude
la possibilità di imparare altre cose. E’ un errore, secondo me ,pensare a quando, in futuro,
diventeremo bravi. Già oggi abbiamo le possibilità di esprimerci con il fare musica e
perché no, guadagnare.

ACCOMPAGNARE UN SOLISTA

Chi suona il piano o la chitarra ha delle ulteriori chances in più per lavorare.
Accompagnare uno strumento solista: clarino, oboe, flauto, violino etc
Spesso il violinista (clarinettista etc.) ha bisogno dell’accompagnatore (pianista,
chitarrista) per provare i suoi pezzi: per un’esibizione, perché deve dare un esame al
conservatorio o per un concerto, o per registrarlo in sala d’incisione. Anche il cantante
puo’ aver bisogno di fare degli esercizi con l’aiuto del pianista. Si possono mettere delle
inserzioni sui giornali di annunci pubblicitari gratuiti per es.

PIANISTA COLLABORA
CON CANTANTI o violinisti etc.

4 ALTRE POSSIBILITA’ DI GUADAGNO

ARRANGIARE

Arrangiare significa prendere una melodia semplice con un semplice accompagnamento o
senza e fare una realizzazione per pianoforte solo o piano e canto o per più strumenti o
realizzarla con il computer con batteria, basso, chitarra, archi etc

COMPORRE

Creare una melodia con testo o senza, arrangiarla o no e proporla a qualche cantante,
gruppo, o casa discografica.

SALA D’INCISIONE

Collaborare nella registrazione, in sala d’incisione, in qualità di strumentista (pianista,
chitarrista, batterista, violinista etc)

5 FARE UNA DEMO

La demo (cioè una riproduzione sonora su cd o altro di quello che suoniamo) è
fondamentale.
Quando proponiamo la nostra musica è importante dare un cd della nostra musica
all’organizzatore, gestore di locali o produttore per far si che questi ascolta quello che
facciamo.
La demo si può fare con l’ausilio di un computer e un programma musicale a casa nostra.
Se siamo inesperti possiamo chiedere a qualcuno (dietro pagamento) di farla per noi,
qualcuno esperto in home recording. Se poi vogliamo un prodotto molto più professionale
ci rivolgiamo ad una sala d’incisione (qua, però, andiamo incontro ad una spesa
maggiore). Ma per quello che ci serve basta una demo semiprofessionale.

6 FOTO

Queste servono in particolare quando proponiamo un lavoro negli hotel. Diciamo che
possono servire in certe situazioni, ma non sempre.

7 BIGLIETTI DA VISITA

E’ utile se non necessario farsi fare da un tipografo un centinaio, e portare sempre 4 o 5
con sé. Quando meno te lo aspetti conosci qualcuno che ha bisogno del tuo lavoro e
proprio in quell’occasione, trovare una penna e un foglio sembra un’impresa impossibile.
In quel caso, il biglietto da visita risolve il problema. Con un solo gesto gli dai nome,
cognome indirizzo, telefono e telefonino.

8 LOCANDINE

Mentre il bigliettino si porta in tasca, la locandina che è un po’ più grande, serve per
affiggerla da qualche parte: locali, negozi etc.
Es. di locandina: GRUPPO MUSICALE PER SERATE LISCIO E LATINO
AMERICANO
NOME DEL GRUPPO………
TELEFONO…………..

9 LISTA DELLE CANZONI (REPERTORIO) E PROGRAMMA

Avere un repertorio è molto importante. Sapere su quanti brani conosciuti si può
contare.
Che genere di canzoni conosci; in quale circostanza vanno bene queste ed in quali le altre.
Ripassarle di tanto in tanto sia se si suona da soli o in gruppo. Ripeterle porta due
vantaggi: innanzitutto eviti di dimenticarle e poi le migliori sempre più. E’ importante,
quindi, avere una lista scritta di tutte le canzoni e vicino ad ognuna di esse scrivere in
quale tonalità è cantata.
Il programma invece dipende dalle circostanze. Io conosco,per esempio, 200 canzoni, ma
in questa determinata circostanza voglio suonarne 20 in quest’ordine.
Queste informazioni apparentemente semplici possono aiutare i neo musicisti ad avere
un quadro più chiaro di quello che dovranno fare.

10 CONCLUSIONI

Si dice che l’arte non arricchisce, ed in parte è vero, ma solo nel senso che essa è in se
stessa una ricchezza. Chi fa musica la fa innanzitutto per piacere e già questo soddisfa
pienamente chi la fa.
D’altra parte, con un po’ di organizzazione si può trarre anche un beneficio economico.

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